Siria. Obama ritarda l’attacco per colpa di un aereo abbattuto in agosto?

Il presidente Obama ritarda nella partenza dell’attacco alla Siria, si presume sia per aspettare il voto del Congresso. La verità taciuta sarebbe un’altra: il motivo del ritardo è che tra il 30 e il 31 agosto, la Siria, avrebbe distrutto un US Air Force F-22 Raptor e quattro missili “Tomahawk”. Questo secondo alcune indiscrezioni già riprese da alcuni giornali.
L’F-22 Raptor è un velivolo praticamente impossibile da abbattere, opera a livelli di altitudine elevatissimi, è dotato di una tecnologia all’avanguardia, possiede armi che possono abbattere un nemico a distanza di 50 km. Facile capire perché i generali americani siano rimasti scioccati nell’apprendere una notizia simile. Il “Los Angeles Times” riferisce che lo schianto dell’aereo militare statunitense è avvenuto nei pressi del confine con la Giordania e che il 30 agosto le difese aeree siriane hanno abbattuto quattro missili americani “Tomahawk” con il sistema russo anti-missile “Keviar-1”.
La perdita del velivolo F-22 e l’abbattimento di 4 missili è la ragione per l’improvviso ritardo di attacco contro la Siria?
Alcuni residenti della città siriana di Homs hanno raccontato di aver sentito i rombi di alcuni aerei nel pomeriggio del 30 agosto.  Si trattava di un Mig 23 e di un Mig-29, inviati ad intercettare gli aerei americani avvistati a 20 miglia al largo della costa della Siria. Gli americani alla vista degli aerei siriani hanno cambiato rotta verso il mare. Le azioni da parte della US Air Force hanno testato il sistema di difesa aerea siriana, cercando di trovare un varco dentro le difese che non è stato ancora trovato. A questo punto sarebbe solo una questione di tempo. Anche se accorato è stato l’appello del Papa che ha invitato alla pace con la veglia di preghiera e di digiuno odierna, in Piazza S. Pietro, nella speranza di un futuro di fratellanza.