Ferrari: dopo l’entusiasmo, le scuse

Dopo la strepitosa vittoria di Sebastian Vettel a Singapore, un po’ dopo la fine della gara c’è stato un comunicato della direzione gara (a seguire in fondo) che ha gettato un po’ di suspence soprattutto fra i ferraristi. Infatti è stata richiesta la presenza di un responsabile Ferrari per rispondere della violazione all’articolo 12.1.1.i del Regolamento Sportivo. 
È quello, per intenderci, che obbliga a seguire le direttive dei commissari in regime di parco chiuso.

In un primo tempo si è pensato, per quanto sembrasse davvero esagerato, che ciò potesse avere a che fare con il “sequestro” della bandiera col cavallino operato appena prima che Vettel salisse sul podio di Marina Bay. Poi si è saputo che il “fattaccio” era accaduto in tutt’altro ambito, pur senza avere a che fare con nulla di tecnico o relativo alle verifiche postgara.

Il fatto è che un certo numero di meccanici Ferrari è andato a fine gara verso la zona del parco chiuso per festeggiare la vittoria di Vettel, da sotto il podio. Nel marasma, un paio di loro sarebbero entrati nella zona riservata ai fotografi, ma soprattutto il resto di loro ha “sfondato” le transenne che delimitavano la zona del parco chiuso, che sono cadute a terra. Ci sarebbe stato anche qualche piccolo “scontro” con il personale addetto alla zona.

Quasi sicuramente si è trattato solo di eccesso d’entusiasmo, tuttavia il DS Massimo Rivola è dovuto andare in direzione gara a spiegarsi e a raccogliere eventuali provvedimenti. La cosa si è tuttavia risolta senza troppi danni, con Maurizio Arrivabene che dovrà scrivere una lettera di scuse “incondizionate” rivolta a chi ne avrebbe il diritto, assicurando allo stesso tempo che tutto ciò non si ripeterà. Vedremo alla prossima vittoria Ferrari…

                                                                                 Fonte: Autosprint Maurizio Voltini

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