VALENCIA - Se non contavano niente ieri che la Red Bull aveva dominato, non contano niente nemmeno oggi che la Ferrari ha risposto alla grande. E' la dura legge dei test che, come amano ripetere quelli della Formula 1, sono un po' come il calcio d'agosto. Però il calcio d'agosto qualche indicazione utile di solito la dà. E l'indicazione utile che arriva oggi, da Valencia, è che la F150, al di là del miglior tempo di giornata, sembra esserci eccome. Non tanto per quello che dice il cronometro, quanto per l'affidabilità dimostrata in questi due primi giorni.
"Non mi era mai capitato in carriera - aveva detto ieri Alonso - di cominciare una stagione in questo modo, rispettando fino all'ultimo istante il programma, girando tantissimo e non avendo nemmeno un problema tecnico". Una sensazione molto positiva che si intuiva chiaramente anche dalle espressioni. Una sensazione che deve essere stata confermata oggi dopo che la Rossa ha "stracciato" la concorrenza, sia dal punto di vista dei tempi (1'13''307, tre decimi meno rispetto a Vettel) sia dal punto di vista dell'affidabilità, che poi in questa fase è la cosa più importante. Alonso ha completato 108 giri, quasi il doppio rispetto alla Red Bull (che ha alternato alla guida Vettel e Webber), che ha fatto 60 giri. Ancora in ombra la Mercedes: ha girato Rosberg. Mediocre il tempo, 1'14''645, pochi i giri, 69.
Sempre più oggetto misterioso e quindi inquietante, la McLaren. La nuova macchina, che in molti annunciano velocissima, deve ancora essere presentata (venerdì a prossimo a Berlino, l'appuntamento). Qui a Valencia sta provando vari pezzi che verranno poi montati. Non si sa nulla, solo che l'anno scorso il team che decise di investire di più in progettazione che in test (saltando quindi la prima sessione) come ha fatto quest'anno la McLaren, fu quello dei cannibali della Red Bull.
Fonte: La Repubblica