Che grande Samp Battuto il Barça dei super giovani

La Sampdoria riscatta l’eliminazione in coppa Italia dalla Juve Stabia con un successoin casa del Barcellona: più che montagne russe questo è bungee-jumping, e il bello è che non c’è nulla di strano
nell’esito del trofeo Gamper Vilanova ha messo i ragazzini, e Ferrara li ha sculacciati. Parlare
di alba di partita quando il grande orologio del Camp Nou segna le 22.15 fa ridere, ma il concetto va salvato: il gallo non ha ancora cantato quando Obiang—che gioca perché Poli s’è stirato nel riscaldamento— centra da sinistra una traiettoria mortale per la difesa del Barça. Soriano, centrocampista di destra mentre Obiang è il suo collega di sinistra, scala al centro approfittando del movimento a uscire di Maxi Lopez,e grazie al perfetto timing del cross si trova, e pare una magia, in posizione regolare e puntuale all’appuntamento. La festa Pare il gol più facile del mondo, ed è vero che dopo i lustrini della presentazione (applausi per Song, ovazione per Abidal) gli assi del Barcellona si sono seduti in tribuna lasciando il palcoscenico ai bimbi: però con questo gol la Sampdoria — vent’anni fa finalista di Champions e oggi neopromossa in Serie A — va in vantaggio alCampNou. Ferrara applaude ma chiama subito la linea difensiva, imolti ragazzi che ha lanciato fra i titolari (Soriano e Obiang sono fra questi) si scambiano sorrisi frizzanti, la notte è giovane, e com’è bella la vita stasera fra un grande stadio che tira e un allenatore che predica...Personalita’ Fresca e agile davvero,la Samp del primo tempo. Si compatta dietro senza mai chiudersi troppo, Gastaldello e il portentoso Rossini gestiscono i cross catalani evitando l’affanno, Tissone è rapido nel farsi trovare per l’organizzazione della ripartenza, e il 4-5-1 in fase di ripiegamento si distende sempre in 4-3-3, a volte persino con l’aggiunta di un terzino all’arrembaggio. Colpire e rientrare, colpire e rientrare: la Samp gioca con
personalità— e in questo stadio non è scontato—rispettando un Barça che ha invece esagerato nel lasciare quelli veri in tribuna (giovedì c’è già un clasico). Gli unici nomi importanti sono Villa, che però ha già festeggiato la sera prima in Liga, unAfellay di cattivo umore perché sta per andarsene (e quindi cerca il gol della domenica che lo faccia ricordare), e il famoso Deulofeu, il giovane più atteso d’Europa. Le occasioni I tre quarti di nobiltà producono due occasioni per il pupo, che è bravo ma dribbla sempre dallo stesso lato: una grande uscita di Romero e il palo gli negano il pari. Sull’altro fronte, ci manca poco che una combinazione Tissone-Lopez non produca addirittura il 2-0, ed è ancora Tissone — al minuto 65 — a innescare una fuga di Pozzi verso Pinto. Occasione solare, palo che grida vendetta. Il finale, tecnicamente inquinato daicambi, porta qualche emozione,ma niente gol. E la Samp si coccola il suo colpaccio.

Fonte: "Gazzetta dello Sport