MADRID - La notizia dell'anno della MotoGP - il ritorno
alla Yamaha di Valentino Rossi - ha infiammato i tifosi di tutto il
mondo. Il "figliol prodigo" (ma anche il miglior pilota che ha mai avuto
la casa giapponese) ora torna sui suoi passi, con meno crediti
finanziari, mortificato dopo il suo fallimento alla Ducati, ma con il
desiderio di guidare una moto vincente. Con questa mossa, almeno sulla
carta, la Yamaha ha una squadra formidabile da far scendere in pista
contro le Honda: il duo Rossi-Lorenzo ha ottenuto tre titoli mondiali
consecutivi tra il 2008 e il 2010, fino alla partenza dell'italiano.
PILOTI CORAGGIOSI - Senza dubbio, la scelta di Rossi è
stata molto coraggiosa. A 33 anni, dei quali gli ultimi due trascorsi in
Ducati senza troppa fortuna, ora è pronto a scendere in pista contro i
piloti più giovani per giocarsi il titolo, anche se si presenta come
numero 2 di Lorenzo (soprattutto se lo spagnolo riuscirà a vincere il
mondiale). Non meno coraggiosa è stata anche l'accoglienza del leader
della classifica, che ha accettato di buon grado la presenza di un
gigante che aveva reso la vita impossibile nel 2010.